Milano perde un’isola felice

Mercoledi 11 ottobre alle 9 del mattino un vstoso asseorso5.jpgmbramento di forze dell’ordine ha reso definitivamente esecutivo lo sgombro del centro sociale O.R.So. (officina della resistenza sociale) di via Gola 16 a Milano.
L’operazione si è svolta nel giro di poche ore per via della resistenza assolutamente pacifica attuata dagli occupanti dello stabile.
Ancora una volta la municipalità meneghina ha preferito ascoltare le campane della speculazione sul preziosissimo suolo della capitale lombarda piuttosto che favorire la continuità di un importante progetto di associazionismo sociale, politico giovanile
indipendente. Ed é un vero peccato perché l’Orso oltre ad essere già stato piu volte colpito dalla sfortuna ( tutti ricorderanno l’uccisione del giovane Dax per mano di un gruppo neo fascista avvenuta qualche anno fa fuori dal locale Tipota in zona ticinese)) era ormai parte viva del tessuto sociale del quartiere, promuovendo attività di aggregazione per persone di ogni età.

orso11.jpgL.Muhlbahuer, consigliere regionale de Prc :
“A nessun amministratore nostrano sembra passare per la mente che la sicurezza e la vivibilità dei quartieri é fatta anzitutto di presenza dei servizi, di riqualificazione e di luoghi di aggregazione. In una città così i centri sociali sono una presenza preziosa e necessaria. Sono isole di vita e di relazioni, un piccolo antidoto alla solitudine e alla disgregazione.
orso61.jpgBen diversi i toni idel capogruppo della Lega Nord a palazzo Marino, Matteo Salvini, che spiega la “soddisfazione della Lega” per lo sgombero del centro sociale Orso, “centri sociali, scuole islamiche e campi nomadi abusivi – dice – sono la vergogna di Milano in Europa”.

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Parliamo a caldo, poco dopo lo sgpmbro con Carlo Cosmai Sanna in arte “zeronessuno”, poeta, pittore e militante del centro sociale O.R.So.

” alle otto dovevano arrivare e invece poi si sono fatti aspettare fin verso le nove, nove e mezza, erano tantissimi, digos, polizia, carabinieri, saranno stati quasi duecento, noi eravamo una decina barricati dentro e una trentina fuori dallo stabile a fare cordone per tentare di resitere….
venivamo da un fine settimana felice pieno di concerti e grigliate per tutto il quartiere, la gente ci voleva bene, in questi anni abbiamo fatto un sacco di attività di aiuto e consulenza contro gli sfratti, di raccolta soldi per i carcerati e di attività per gli anziani……..io non mi arrendo, io andrò avanti con la mia lotta, sono più di trent’anni che lavoro per la gente senza stipendio, vivo di stenti ma continuo ad amare il prossimo e a prorporre iniziative di aggregazione e di lotta…. per me é come una guerra…io vivo ormai da anni in guerra…. ho organizzato la prima manifestazione gay in Italia negli anni settanta, il gay pride é venuto molto dopo, e facevo parte del F.U.O.R.I. la prima rivista omosessuale in Italia insieme al mio caro amico Mario Mieli ( considerato uno dei fondatori del movimento omosessuale in Italia; tra gli autori italiani più rilevanti che si siano occupati di ricerche sull’omosessualità nell’accezione più ampia del termine, sia dal punto di vista antropologico che da quello storico. A lui é anche intitolato il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli sorto a Roma nel 1983, anno della sua morte)….beh Mario si é ammazzato con il gas, ma zeronzssuno é ancora vivo, che lo sappiano tutti, gli amici, i gay, i compagni, i partigiani, gli indipendenti,…… mi hanno ucciso un sogno un’altra volta io non ne posso più, da giovane mi hanno sgombrato il leoncavallo, poi il macondo e ora anche l’orso!!!! ………..
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Alla fine della nostra lunga chiacchierata zeronessuno vuole sottolineare il suo impegno a continuare la sua lotta contro l’emarginazione, il fascismo, la speculazione edilizia e la repressione dei movimenti in nome e in ricordo del suo caro amico Dax, che non c’é più.
Ci uniamo al coro di solidarietà partito un pò da tutt’Italia nei confronti dell’orso che ci auguriamo possa trovare presto una nuova sede.
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