Suggestioni…

trittico-copia.jpg                  SUGGESTIONI…….

Cammino lungo le strade e i sentieri, mi guardo intorno e penso a ciò che vedo.
Siamo nella stagione dei funghi, si, mi fermo ed entro nel bosco di Quassa.
Giro tra le piante, sotto una quercia vedo qualcosa, si, é proprio un fungo, mi avvicino, lo raccolgo, peccato, é passato.
Lo ripongo sullo strame di foglie e mi rimetto a girare in un groviglio di arbusti e felci.
Più che cercare funghi faccio un’altra cosa, che mi fa più piacere: cammino nel bosco e osservo ciò che mi sta attorno.
Mi ritrovo a ridosso del fiume Quassera che scorre calmo, da sempre, piano piano, senza far rumore.
Incontro poche persone, come me, silenziose, quasi a non voler disturbare la voce del bosco, così bello e così maltrattato, sempre più piccolo, sempre più cintato.

I pensieri cambiano e un brivido mi coglie, penso che tutto questo non ci sarà più, il pratone dove correvo da bambino, fino a là in fondo, si prorpo in fondo, dove ci sono le piante, a cercare l’erba cuca, così aspra e così dissetante.
Ora non corro più ma le passeggiate continuo a farle, in silenzio, come il posto ispira.
Si incontra sempre qualcuno: c’é chi corre da solo, chi in coppia, chi va in bici passando per il ponticello sul Quassera e via verso Ranco, i più intrepidi si arrampicano fin su a San Quirico.
Io non potrei mai, in bici ci vado, ma solo in piano, mi guardo attorno e vedo le cose che cambiano anche qui, in Quassa.
Quelle brutte staccionate stonano con l’ambiente circostante.
Le ho viste, non mi sono piaciute.
Ho avuto subito una brutta sensazione.
Perché rovinare un posto incantevole con delle staccionate?
A cosa possono servire?
Ah già, ad abituarmi all’idea che anche Quassa é in qualche progetto a me sconosciuto.
Non riuscivo però a capire il significato di tale bruttura.
Non sarà il segnale di altro, stabile e definitivo cambiamento?
Come per abituarci all’idea che anche lì si prepara un cambiamento radicale.
Un complesso sportivo?
Un galoppatoio?
Un campo da golf?
Beh, chiaramente anche un pò di servizi, un bel ristorantino all’altezza della situazione, e perchè no, se ci fossero anche delle stanze per pernottare, qualche casettina, ma giusto per il fine settimana.
In futuro ci sarà anche un grosso porto, lì vicino.
Arrivo con la mia barca nel porto nuovissimo, mi faccio una galoppata, una partita a golf, e se ci fosse un campo da tennis? Non sarebbe male.
Vado in stanza e mi preparo per la sera, Ispra offre molto!
Magari vado all’anfiteatro alla cava Binda a vedermi uno spettacolo tra giochi di luce e colore, oppure i fuochi artificiali, alla fornace in punta adesso ci sono le passarelle per cui si può godere di un’ottima vista.
Al mattino mi alzo, ho da fare la spesa.
Scendo al bar del ristorante, faccio colazione, prendo il mio gippone ed esco da Quassa, adesso c’é una strada nuova, larga, cementata, finisce con una bellissima rotonda davanti alla Condenser.
Entro a Ispra, là dove c’erano i prati ora ci sono le nuove case.
Mi fermo al centro commerciale, é grande, alto, ci sono un sacco di cose, c’é un grosso supermercato, c’é una banca, c’é un centro benessere, c’é di tutto…
Mi hanno detto che era una vecchia camiceria.
Dietro al nuovo centro svettano delle palazzine, ancora oltre ci sono delle curiose casette a schiera colorate.
Mi piace proprio Ispra.
Sembra la periferia di una città!
Vado a fare un giro in località Lavorascio.
Ci sono delle dune di sabbia.
Mi hanno detto che un tempo era circa una palude, piena di cannette, piante, piena di uccelli, cigni, aironi, anatre…
Ora hanno fatto le dune di sabbia, ora non c’é più niente.
Solo le dune e un ponte levatoio.
Torno in paese, voglio vedere il centro storico.
Mi hanno detto che é tutto lastricato ad arte, anche il cortile delle scuole hanno lastricato.
Pare che prima ci fossero due splendidi cedri monumentali, adesso c’é una lastricata.
Trovo traffico in paese, nonostante il nuovo parcheggio a più piani, si quello dietro le scuole, mi hanno detto che lì c’era una vecchia palestra.
Rinuncio.
Vado a Barza, anche qui é un’ammasso di case e casette in disordine.
Mi hanno detto che una volta c’erano solo prati, ora ci sono tante villette a schiera.
Mah!
Mi guardo un pò in giro, sconsolato, giro la macchina e me ne vado a cercare un altro posto.
Voglio stare un pò tranquillo.
Gianca.

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1 risposta a Suggestioni…

  1. Giorgio scrive:

    Si, caro Gianca, il mondo cambia, noi veterani (perchè da come scrivi ti reputo così) noi veterani amiamo il mondo com’era nei giorni della nostra giovinezza. Ma le nuove generazioni non sanno com’era! e lo cambiano a loro misura.
    Sicuramente l’abbiamo fatto anche noi, quando dall’infanzia siamo approdati alla vita attiva, alle responsabilità familiari e, purtroppo, per noi anche alla guerra!
    E’ logico che ciò succeda, guardiamo alla storia e ai costumi d’epoca, guardiamo alle retrospettive della vita, com’era! Una poesia? Sicuramente!
    Ma anche tanta Miseria. Tanta Fatica. Tanto Dolore, Tanta Ingiustizia.
    Se non fosse perchè questa natura ormai Tanto Precaria…..
    L’amico Giorgio

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